Doppia vittoria di Italia Nostra e dell’Ambiente su Eolico e cave

IL TAR MARCHE ACCOGLIE I RICORSI PROPOSTI DALL’ASSOCIAZIONE AMBIENTALISTA

sdasda-Ancona, 28 luglio 2013-  E’ notizia di giovedì che il tribunale Amministrativo Regionale delle Marche ha accolto due ricorsi proposti per conto dell’associazione ambientalista Italia Nostra dall’Avv. Tommaso Rossi dello Studio Associato Rossi-Papa-Copparoni di Ancona. 

La PRIMA VITTORIA riguarda il ricorso contro i provvedimenti della Regione Marche che davano il via libera alla realizzazione del PARCO EOLICO della Comunità Montana dai Camerino, in area tutelata al confine con l’Umbria, nonostante il PARERE CONTRARIO della Soprintendenza ai Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche e con un parere successivo favorevole del Consiglio dei Ministri (Governo Monti). Il ricorso era motivato su diversi punti, tra cui la nullità un’autorizzazione unica ottenuta in presenza di dissenso espresso dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici della Marche, in sede di conferenza di servizi, e che non poteva essere riaperta nel 2012, dopo quasi cinque anni, la conferenza di servizi iniziata nel 2007. Tale conferenza doveva essere considerata conclusa dopo l’annullamento dell’autorizzazione paesaggistica ad opera della Soprintendenza stessa nel 2009 ed invece è rimasta “congelata”. Inoltre, e questo era l’argomentazione principale,  non sono state affatto tenute in considerazione le modifiche indicate dalla Soprintendenza come necessarie al fine di ottenere un parere positivo di compatibilità paesaggistica, omettendo in maniera assoluta di valutare i fondamentali aspetti ambientali e paesaggistici connessi all’opera in oggetto. Proprio su questo punto il TAR, disattendendo tutte le eccezioni e le argomentazioni proposte dalla Regione Marche, dalla Comunità Montana di Camerino e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha accolto il ricorso di Italia Nostra bocciando il progetto.

La SECONDA VITTORIA riguarda il ricorso proposto sempre dall’Avv. Tommaso Rossi contro una delibera della provincia di Ancona con la quale si apriva la strada all’apertura di nuove cave nel territorio di Monte Sant’Angelo di Arcevia, zona peraltro di interesse storico poiché teatro dell’Eccidio di Monte Sant’Angelo durante la seconda Guerra Mondiale, senza previa sottoposizione a VAS. Si ricorda come contro un provvedimento analogo Italia Nostra avesse già vinto un ricorso al TAR MARCHE, vittoria confermata poi presso il CONSIGLIO DI STATO.

Italia Nostra- in una nota inviata alla stampa- nel ribadire la propria fiducia negli organismi giudiziari del nostro Paese, esprime la gioia per l’ulteriore vittoria di tutti i cittadini che vogliono la difesa dell’ambiente ed i sinceri ringraziamenti per la solida professionalità dimostrata del proprio legale.

 

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