Ancona, domande e suggerimenti dei detenuti

 STRUTTURE FATISCENTI, IGIENE E SANITA’ CARENTI

F&D imagelettere detenuti Alla cortese att.ne della Direzione del Carcere Circondariale di Montacuto (AN). Oggetto: domande, semplici quesiti, nonché piccoli suggerimenti dal basso per la Direzione. (…)

# In che modo pensa di poter essere più presente nei reparti, a parte il discorso guardie, comunque utili e spesso umane e risolutive? In questo ambito noi vedremmo bene la figura di un detenuto, eletto democraticamente dagli interessati, che faccia da portavoce per i problemi della sezione di appartenenza.

# Avremmo notato la necessità di una figura che, vista la alta presenza di detenuti extracomunitari o comunque non di nazionalità italiana o addirittura poco istruiti né avvezzi ad espletare pratiche burocratiche, aiuti gli stessi nella stesura di documenti, richieste e istanze varie: che cosa intende fare a riguardo?

# Ci sono detenuti, anche di nazionalità italiana, che durante l’intera attuale detenzione, quindi anche tempi veramente lunghi, nell’ordine dell’anno o più, non hanno potuto incontrare i propri familiari: Lei come si pone umanamente rispetto a ciò, pensando anche alla situazione psicologica e morale delle persone?

# Vista l’organizzazione strutturata per altri numeri sicuramente minori rispetto ai presenti, la sanità interna procede a rilento rispetto ai mali immediati della popolazione detenuta, visto che non vengono concessi permessi per cure esterne, come pensa di risolvere questo pressante problema?

# La qualità e la quantità dei cibi offerti dall’amministrazione è peggiorata progressivamente ed anche la differenziazione per coloro che soffrono di patologie ed allergie alimentari non è mai rispettata: come pensate di risolvere anche questo problema?

# La lista della spesa è solo aumentata nei prezzi ma non nella scelta dei prodotti, la varietà dei quali ha invece avuto la tendenza inversa, sfoltendosi progressivamente e togliendo quindi scelta, discriminando i detenuti meno abbienti: come intende comportarsi riguardo a questo? (…)

# Ci tolga una umana curiosità: come si può giudicare un essere umano al momento del suo reinserimento sociale se mai è stata fatta una prova sul suo comportamento civile in società esterna  al luogo di detenzione? Inoltre, tenendo costantemente reclusa ed isolata una persona senza nulla di utile fare, come si può pretendere un suo eventuale e se necessario ravvedimento?

# Ci sentiamo vicini alle guardie, come mai questa distanza da Lei? A nostro umile parere, il dialogo e la conseguente vicinanza potrebbe escludere comportamenti estremi o anche di                dover giungere a doverLe porre tali quesiti.

LETTERA DI UN DETENUTO (DEL18/02/2012)

 Il sottoscritto Chiapponi Massimiliano, 42 anni, detenuto nella cella 111 della 1a sezione del Carcere Circondariale di Montacuto (AN) e qui ubicato dal 08/08/2011 denuncia: i termosifoni non funzionano da una settimana; abbiamo solo 3 piatti in 3; non ci danno le posate e dobbiamo comprarcele ma non tutti hanno i soldi e mangiano con le mani. I bicchieri non ce li danno, non ci passano il dentifricio, lo spazzolino, il liquido per lavare i pavimenti, il sapone per lavare i piatti. Insomma non rispettano tanti articoli del codice dei diritti del detenuto.

Questa mattina l’infermiera di turno non mi ha dato la terapia che mi spetta segnatami dallo psichiatra del carcere.

Si è tanto parlato di togliere i crocefissi dai luoghi pubblici e dalle scuole, quando quel povero Cristo non penso che dia tanto fastidio.

Io come la maggior parte della gente troviamo molto più offensiva quella scritta che si trova nei nostri tribunali “La legge è uguale per tutti”, che belle parole se solo avessero un minimo di verità.

Personalmente spesso mi trovo in un tribunale e leggo quella scritta che mi schifisce dalla sua falsità. Sono in questi posti dove vige la legge del più forte, in questo caso però non si parla di forza fisica, ma di quella economica o magari di conoscenze.

Spesso un ladro di galline prende una pena superiore a confronto di quel politico, banchiere o carabiniere che ha rubato milioni, e chi ha veramente rubato tanto riesce a portare aventi il processo a piede libero magari fino alla prescrizione riuscendo così a non entrare neanche un giorno in galera. E’ giusto che chi commette un reato paghi, ma per lo meno abbiate il buon gusto di togliere quella scritta e di sostituirla con una bilancia e due pesi uguali. Quindi non è giusto che dicono che la legge è uguale per tutti quando per la legge non siamo tutti uguali. In fede, Massimiliano Chiapponi.

 LAMENTELE E RICHIESTE CONFIDATE

DA ALCUNI DETENUTI A UN VOLONTARIO

# Giuseppe Polesino

Condizioni alimentari pietose: riso scondito, fettine di carne come sassi

# Sead Dikedzic, 49 anni, bosniaco

Vuole avvicinarsi a Camerino (Mc) dove vive la sua famiglia. Lamenta di non ricevere la pasta per la dentiera (non riesce a mangiare) e gli hanno risposto di comprarsela coi suoi soldi, che non ha.

# Yassine Tasim, 23 anni, marocchino

Non gli fanno vedere il padre, che è in fin di vita.

# Moura M’Barki, 78 anni, tunisino

Chiede la concessione degli arresti domiciliari. In quanto ha una casa a Castelplanio (An), lavora in una pescheria ed è padre di un bimbo di 3 mesi.

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(tratto da “Urlo – mensile di resistenza giovanile”, settembre 2013)

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