Si é celebrata la giornata mondiale senza tabacco

WORLD NO TABACCO DAYOCCASIONE PER RIFLFETTERE

del dottor Giorgio Rossi (oncologo)

Il 31 maggio scorso si è celebrata la Giornata Mondiale Senza Tabacco 2016, una giornata istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e arrivata ormai alla ventottesima edizione, che ha come obiettivo quello di far conoscere a tutti le conseguenze e i possibili danni che il fumo provoca soprattutto negli esseri umani, ma anche per l’ambiente, promuovendo eventi e manifestazioni contro le sigarette.

 

Le sigarette fanno male alla salute, questo è ormai ampiamente noto, ma nonostante questo i dati evidenziati in occasione di questa giornata dimostrano come siano ancora molte le persone, a livello globale, che non si preoccupano minimamente dei danni che provocano alla propria salute e, se la maggior parte dei fumatori si trova nella fascia di età 25-44 anni, sono sempre di più i giovani a fare uso di sigarette, in particolare in età da scuola superiore.

 

Sono oltre 1 miliardo i fumatori in tutto il mondo che consumano un totale di circa 6000 miliardi di sigarette ogni anno, con circa 6,5 kg di sigarette in media per ciascun fumatore, che equivalgono a una media di 1600 sigarette.

 

Un dato impressionante se si pensa che annualmente il fumo ancora oggi uccide circa 6 milioni di persone.  

 

In occasione di questa giornata, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), ha fornito la fotografia del fumo in Italia : la discesa è finita; a 13 anni dall’approvazione della legge Sirchia che ha vietato il fumo negli spazi pubblici e sui posti di lavoro e che ha incentivato numerosi italiani a mollare le bionde, il numero di fumatori è ormai stabilizzato.

 

Resta quasi invariata, anzi è in lieve aumento, la percentuale dei consumatori di sigarette: sono 11,5 milioni, circa il 22% della popolazione nel 2016, rispetto ai 10,9 milioni (il 20,8%) del 2015.

 

L’analisi della prevalenza del fumo di sigarette tra gli uomini e le donne nelle varie classi di età mostra che la percentuale di fumatori è ancora superiore a quella delle fumatrici in tutte le fasce di età. Nella fascia di età compresa tra i 25 e 44 anni si registra la prevalenza maggiore di fumatori di entrambi i sessi. Fumano meno gli ultra sessantacinquenni.

 

La distribuzione dei fumatori rispetto alle varie aree geografiche mostra che la prevalenza di fumatori di sesso maschile si registra nelle regioni del Centro Italia (30,4%), mentre la prevalenza di fumatrici nelle regioni del Nord (19,9%)

 

Restano sostanzialmente invariati da otto anni in Italia i consumi delle sigarette tradizionali, indipendentemente dall’ingresso sul mercato delle e-cig. Quest’anno si registra per la prima volta dopo 3 anni, un sensibile incremento dell’uso della sigaretta elettronica: gli utilizzatori di e-cig sono infatti passati dall’1,1% del 2015 al 3,9% del 2016, ma questi sono soprattutto utilizzatori “duali” (sigaretta tradizionale + sigaretta elettronica) che rappresentano il 77,6% degli utilizzatori delle e-cig. Tra gli utilizzatori esclusivi, fumatori che hanno smesso di fumare (7,7%) e persone che si sono avvicinate per la prima volta alla sigaretta elettronica, ma non erano fumatori (10,7%).

 

Sempre secondo i dati forniti dall’ISS, ciò che sta cambiando sono le modalità di consumo. Oltre al già indicato incremento di e-cig, sempre più si conferma l’aumento progressivo di coloro che consumano sigarette fatte a mano : oltre il 9,0% dei fumatori infatti utilizza prevalentemente sigarette rollate, un fenomeno particolarmente diffuso tra i giovani e giovanissimi (15-24 anni), soprattutto maschi e residenti al Centro Italia.

 

I danni del fumo, tuttavia, non sono esclusivamente quelli per la salute, ma anche per il portafoglio.

Skyscanner in collaborazione con la Lega Italiana Anti Fumo e l’Università degli Studi di Catania, ha stabilito che smettere di fumare consentirebbe alle persone di risparmiare cifre interessanti ogni mese, tanto da permettere di viaggiare in molti paesi stranieri. Alcuni esempi evidenziati da Skyscanner, confermano come due mesi senza sigarette consentirebbero di fare un viaggio in Francia o Spagna, mentre resistere 9 mesi senza fumo consentirebbe di risparmiare abbastanza soldi da viaggiare fino a Stati Uniti, Brasile o Canada.

 

L’aspetto che è stato al centro di questo World No Tabacco Day è stata la richiesta dell’OMS di rendere obbligatori dei confezionamenti neutri per le sigarette, realizzati con un unico colore, senza loghi e scritte promozionali e con l’inserimento di messaggi che mettano in guardia dai rischi del fumo.

 

In tal senso, è stato evidenziato come in Australia l’adozione del pacchetto neutro abbia contribuito a ridurre il tasso di diffusione del fumo soprattutto tra i giovani, ponendo l’attenzione sulle avvertenze sanitarie piuttosto che sui messaggi promozionali.

 Ma la strada da percorre è ancora lunga, soprattutto considerando che i principali esponenti di questa industria miliardaria continuano ad opporsi all’introduzione di questi imballaggi, che limiterebbero la loro libertà di commercio e la proprietà intellettuale.

 

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