Coffee Lex- In scadenza numerosi agevolazioni fiscali per la casa

 AGEVOLAZIONI PER LE RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE, RISPARMIO ENERGETICO E BONUS MOBILI ED ELETTRODOMESTICI. IL TEMPO STA PER SCADERE! (II parte)

di Dott.ssa Anna Maria Marini (Dottore Commercialista)

coffee lexDopo la prima parte pubblicata nel numero scorso dell nostro Fatto & Diritto Magazine, continua il viaggio per conoscere le numerose agevolazioni fiscali  previste per la casa, in particolare bonus mobili ed elettrodomestici.

Bonus mobili e grandi elettrodomestici

L’articolo 16, comma 2, del D.L. n.63/2013 con l’obiettivo di favorire la ripresa economica e di dare un po’ di “ossigeno” al settore del mattone e a quelli indotti, oltre ad aver esteso i benefici legati alle ristrutturazioni e al risparmio energetico in termini di percentuali e di massimali di spesa come chiarito negli specifici paragrafi, ha riproposto una agevolazione, per alcuni versi già nota al nostro sistema, e legata all’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici finalizzati all’arredamento di immobili oggetto di ristrutturazione.

Vediamo allora in cosa consiste l’agevolazione, chi può beneficiarne e quali gli aspetti formali da rispettare per non perdere il “bonus”.

 

Presupposto oggettivo e soggettivo dell’agevolazione

Presupposto indispensabile per poter usufruire dell’agevolazione fiscale in commento è quella di aver avviato.

  1. un intervento di ristrutturazione edilizia su un immobile, che comprende la manutenzione straordinaria, il restauro e risanamento conservativo delle singole unità immobiliari o su parti comuni di edifici;

  2. manutenzione ordinaria su parti comuni di edifici;

  3. ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi purché sia stato dichiarato lo stato di emergenza;

  4. lavori di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia che coinvolgono interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione e da cooperative edilizie, che entro sei mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile.

Ovviamente gli acquisti di mobili e grandi elettrodomestici in questione devono essere funzionali e strettamente connessi con l’oggetto della ristrutturazione, quindi:

  • mobili ed elettrodomestici destinati alla singola unità immobiliare ristrutturata;

  • mobili funzionali alle parti comuni, come guardiole, appartamento del portiere sala adibita a riunioni condominali, etc. se l’intervento riguarda le parti comuni.

E’ chiaro che, come specificato nell’ultima circolare dell’agenzia delle entrate, l’intervento sulle parti comuni condominali non può in alcun caso agevolare gli acquisti fatti dal singolo condomino e finalizzato alla sua abitazione o comunque all’immobile parte di quel condominio.

 

Un punto fondamentale che è stato chiarito con la circolare dell’agenzia delle entrate, citata in premessa, è che l’intervento di ristrutturazione edilizia deve essere iniziato prima dell’acquisto dei mobili o degli elettrodomestici agevolabili, a prescindere poi dal fatto che il pagamento di questi ultimi possono essere eseguiti anche prima dei pagamenti effettuati per l’intervento edilizio.

In parole più semplici l’inizio dell’intervento edile deve essere antecedente l’acquisto del mobilio o degli elettrodomestici, a nulla rileva invece che le fatture di quest’ultimi siano state pagate prima di quelle dei lavori sull’immobile.

La data di inizio lavori antecedente, è comprovata dalle eventuali abilitazioni amministrative o denuncie richieste dalla legislazione in materia di edilizia, se previste dallo specifico intervento, o viceversa quando non previste, l’inizio antecedente potrà essere oggetto di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà del contribuente.

 

La detrazione in esame spetta nella misura del 50% delle spese sostenute a partire dal 16.06.2013 e fino al 31.12.2013 e riguarda gli acquisti di mobili e di grandi elettrodomestici di elevata classe energetica, con un tetto massimo complessivo di spesa (tra mobili ed elettrodomestici) su cui calcolare il beneficio fiscale pari ad Euro 10.000 per ciascuna unità immobiliare oggetto di ristrutturazione.

La detrazione così calcolata deve essere ripartita in numero 10 quote annuali di pari importo.

 

Più nel dettaglio, per quanto riguarda i mobili agevolabili, la circolare ministeriale ha chiarito che nel rispetto della finalità della legge, il beneficio interessa soltanto i beni nuovi; inoltre così come per gli elettrodomestici, non devono essere beni necessariamente collegati all’arredamento della “stanza” oggetto di intervento edilizio, potendo riguardare anche un ambiente diverso sempre all’interno della medesima unità immobiliare (es. posso ristrutturare il bagno e comprare i mobili della sala).

A titolo esemplificativo, la circolare ministeriale specifica che possono essere oggetto di agevolazione, gli acquisti di: letti, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, divani, poltrone, credenze, materassi e gli apparecchi di illuminazione che costituiscono un “necessario” completamento dell’arredo. Sono invece esclusi, tende e tendaggi ed altri complementi di arredo.

 

Per quanto riguarda gli acquisti di grandi elettrodomestici, sono agevolabili quelli etichettati con classe energetica A+ o superiore ad eccezione dei forni che possono avere categoria A o superiore. Si precisa altresì che sono agevolabili anche gli elettrodomestici privi di etichetta, se tale circostanza deriva da una mancanza dell’obbligo di etichettatura.

Anche in questo caso, a titolo esemplificativo la circolare ministeriale riconosce come agevolabili gli acquisti per: frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.

 

Nell’importo da prendere in considerazione per il calcolo del recupero fiscale inerente l’acquisto dei mobili e dei grandi elettrodomestici, possono essere ricomprese anche le spese di trasporto e di montaggio purché sostenute con le medesime modalità della spesa principale e di cui parleremo in seguito.

 

Modalità di pagamento e altri aspetti formali

Per poter beneficiare dell’agevolazione sull’acquisto di beni mobili e dei grandi elettrodomestici, non sono necessarie comunicazioni di alcun genere.

Per quanto riguarda le modalità di pagamento, ferme restando le disposizioni in materia di bonifico bancario o postale, con gli stessi crismi di quelli previsti per gli interventi di ristrutturazione, si precisa ulteriormente che:

  • il bonifico dovrà in questo caso indicare la stessa causale riportata per il pagamento dell’intervento di ristrutturazione agevolato;

  • in via speciale e vista la tipologia di beni che si vanno ad acquistare, per il solo acquisto dei mobili e degli elettrodomestici possono essere utilizzate anche carte di credito o carte di debito.

 

Ai fini di un eventuale controllo dell’ufficio finanziario, si dovranno conservare le fatture, le ricevute bancarie del bonifico, le ricevute di avvenuta transazione per i pagamenti effettuati con le carte di credito, la documentazione di avvenuto addebito sul conto corrente per le carte di debito.

 

 

 

 

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