MANCHESTER, 4 APRILE 13 – Kevin Liverpool, 35 anni, e Junior Bradshow, 32, entrambi di Manchester, avevano progettato di uccidere la cantante Joss Stone. Il piano era quello di derubare la stella del soulpop d’Inghilterra e poi decapitarla ma sono stati scoperti, fermati e condannato all’ergastolo. I due uomini avrebbero incautamente chiesto informazioni ai vicini di casa della Stone che hanno avvertito la polizia. Le forze dell’ordine hanno perquisito la Fiat Punto con cui i due si aggiravano intorno alla villa della cantante nel Devon trovandovi un vero e proprio arsenale: coltelli, martelli, nastro adesivo e perfino una spada da samurai. I militari avrebbero rinvenuto anche alcuni appunti in cui Liverpool e Bradshow avevano scritto del loro folle piano che consisteva nel rapire la cantante, decapitarla e disfarsi del corpo gettandolo in un fiume. L’odio nei confronti della cantante sarebbe legato alla sua amicizia con la famiglia reale inglese, in particolare con William e Kate che l’avrebbero invitata al loro matrimonio. Leverpool è stato condannato all’ergastolo e dovrà scontare in carcere almeno 10 anni e otto mesi. Per Bradshaw, invece, l’udienza è stata rinviata ma non si esclude che la pena sia la stessa. “Mai nessuno mi aveva infastidito – ha commentato la cantante – Ora ho dovuto cambiare abitudini”.
ELEONORA DOTTORI
D: Nel nostro ordinamento è punibile qualcuno solo per aver in mente di compiere un reato?
R: E’ molto difficile rispondere in astratto senza conoscere il caso concreto nei dettagli. In Italia è punibile il tentativo, cioè la commissione di una serie di atti diretti in modo inequivocabile al compimento di un reato, se questo non si realizza per cause esterne. La mera ideazione di un reato, se a questa ancora non consegue una serie di atti propedeutici al compimento dello stesso, in una serie inarrestabile che porterebbe sicuramente alla realizzazione del fatto, non è punibile.
AVV. TOMMASO ROSSI