Rock & Diritto – Annie Lennox, quando il pop si veste di raffinatezza

“CHIEDITI OGNI GIORNO: HO FATTO DI QUALCOSA DI GENTILE?FAI DELLA GENTILEZZA UN’ABITUDINE E CAMBIERAI IL TUO MONDO” (ANNIE LENNOX)

di Valentina Copparoni

annie_lennoxIl giorno di Natale del 1954 nasce in Scozia Annie Lennox, una donna che nel tempo diventerà una vera e propria icona della musica pop, sofisticata, apparentemente distaccata e con una voce a tratti quasi fredda ma  con uno  stile  sublime che sembra ricordare un po’ gli anni quaranta.
Sin da piccola si avvicina alla musica imparando a suonare pianoforte e flauto, è molto brava tanto che ottiene anche una borsa di studio alla London’s Royal Academy che però abbandona prima di ottenere il diploma. La scuola è troppo formale, detta schemi troppo rigidi per lei che in qualche modo ha già dentro uno spirito più rock ed è proprio in gruppi rock, pop e folk che inizia ad esibirsi.
Alla fine degli anni ’70 conosce il chitarrista  Dave Stewart che le  chiede di unirsi a lui e al compositore Peet Coombes per dar vita a un nuovo gruppo, i Tourists. Ben presto tra Annie e Dave Stewart inizia anche una relazione sentimentale e nel 1980 fondano insieme il gruppo degli  Eurythmics.

La band in poco tempo diventa un punto di riferimento nel panorama musicale di quegli anni lasciando un segno importante anche dopo, musica pop elettronica che in quegli anni non ha rivali. Il  sound è molto ricercato ma non troppo complicato da non essere compreso, anzi molti singoli entrano subito nelle top ten di quel periodo tra le altre, “Sweet dreams (are made of this)” , pezzo che verrò poi  ripreso degli anni ’90 da Marilyn Manson , “Love is a stranger”, “Who’s that girl” , “Here comes the rain again” , solo per citarle alcune.
Il successo del gruppo è dato sicuramente da quell’insieme unico di pop ed elettronica in cui l’uso del sintetizzatore è portato al massimo, ma certamente tanto si deve alla voce ammaliante di Annie Lennox.  Una voce da contralto che  si unisce al suo fascino ad alla sue doti camaleontiche  che mostra  durante le esibizioni e che creano un’artista completa,una calamita che riesce ad attrarre l’attenzione del pubblico.
Il successo e le ottime critiche ricevute spingono gli Eurythmics  a cimentarsi nella creazione della colonna sonora del film  “1984” di Michael Radford tratto dal romanzo di Orwell.
La colonna sonora 1984 (“For The Love Of Big Brother”) è  di certo un lavoro molto ambizioso in cui ancora una volta la raffinatezza della voce della Lennox ha piena dimostrazione anche nei veloci passaggi dalle note basse a quelle alte. Un esercizio di stile che alcuni hanno definito forse troppo ricercato ma che  non è mai troppo fine a stesso, come tutta la musica della Lennox.
Il suo successo è riconosciuto anche da altre grandi star e nell’album  “Be Yourself Tonight “ del 1985 troviamo  Stevie Wonder che suona l’armonica in “There Must Be An Angel (Playing With My Heart)” e Aretha Franklin che canta nell’inno dedicato alle donne “Sisters Are Doin’ It For Themselves”.

Nel tempo però il gruppo degli Eurythmics sembra perdere quella brillantezza che lo contraddistingue, pur senza sciogliersi formalmente di fatto si allontana dalle scene  (per ritornarvi nel 1999 con l’album “Peace”) e la stessa  Annie Lennox, dopo una collaborazione di successo con la star del soul Al Green e quattro “Brit Award” come miglior artista inglese donna, decide di prendersi una pausa dedicandosi alla figlia Lola ed alla famiglia .
Al ritorno punta su una carriera da solista realizzando due album “Diva”  e  “Medusa” che soprattutto in Gran Bretagna hanno gran successo.
Nel 2002 Annie Lennox si concentra di nuovo sulla realizzazione di un nuovo progetto solista esibendosi prima  al concerto per il Giubileo dei cinquant’anni di regno della Regina Elisabetta II, poi a fine anno “Billboard” la insignisce del Century Award.
La Lennox diminuisce sempre di più le esibizioni, si dedica molto al  sociale, dai temi ambientalisti alla lotta contro la diffusione del virus HIV.  Nel 2003 l’incontro con Nelson Mandela che le parla della tragedia in Africa dovuta all’HIV, Annie decide di sfruttare la sua popolarità diventando ambasciatrice Oxfam  e proprio per questo impegno viene proclamata dai Premi Nobel, riunitisi a Berlino”Donna della Pace 2009″ . Sempre per promuovere questo impegno nel 2009 esce la raccolta “The Annie Lennox Collection” che presenta come ospite, anche al festival di Sanremo 2009.

Le note di oggi di Annie Lennox sembrano cosi lontane dai costumi e dagli spettacoli appariscenti degli anni ’80 ma forse sono le stesse  soltanto vestite in modo diverso.
Raffinatezza e solidarietà che la rendono ancor più la regina  del pop.

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