PETIZIONE DEI BIKERS: “PRONTI PER UN CODICE ETICO”
I sentieri del Conero “free” per le mountain bike. Ad aprire lo spericolato dibattito sul web, con una petizione che ha già toccato quota 170 firme (http://firmiamo.it/no-alla-interdizione-dei-sentieri-del-conero-alla-mtb) ci ha pensato Manlio Marcellini, biker anconetano, dopo averne discusso a lungo con una cinquantina di altri appassionati di Mtb della provincia di Ancona. E la sicurezza dei pedoni, soprattutto se bambini e anziani? Critiche e polemiche non mancano. Da parte di chi pensa che l’area del Parco Regionale del Monte Conero meriti tutela massima, senza il minimo “se” e “ma”. Anche se i firmatari della richiesta – da inoltrare a ente Parco, Guardia Forestale ed enti locali – “si impegnano a sottoscrivere un codice etico e una serie di azioni” proprio “per una fruizione sicura, condivisa e virtuosa”. Insomma, nel pieno rispetto di natura (flora e fauna) e di tutti coloro che frequentano i sentieri. “Già, i sentieri. Ce ne risultano solo tre aperti ai bikers – spiega Manlio – mentre vorremmo goderci alcuni ulteriori stradelli di questa paradisiaca rete di itinerari immersa nella macchia mediterranea senza procurare alcun fastidio. Anzi”. Anzi in che senso? “In quanto assidui frequentatori del Monte intendiamo contribuire sempre di più a segnalare comportamenti e casi, da noi sempre stigmatizzati nel forum “Conero Rulez” del sito www.mtb-mag.com, che mettono in pericolo l’ecosistema e irrispettosi dei pedoni, come parcheggi di auto off limits, accensione di fuochi, abbandono di rifiuti, scoli fognari a cielo aperto, tagli di piante”. Ci sono bikers che hanno già informalmente sentito i responsabili dell’ente Parco. Che sulla questione non avrebbe eretto un muro negativo. Manlio: “E quindi vorremmo incontrarci con la direzione dell’ente e le altre autorità per concordare soluzioni collaborative di alta e generale valenza pubblica”. Che vedrebbero i bikers impegnati – si legge nella petizione – a contribuire alla pulizia e alla vigilanza degli stradelli, a supportare e sviluppare nel contesto Conero iniziative turistico-sportive, ad organizzare eventi dimostrativi e formativi coinvolgendo il più possibile gli appassionati della nostra pratica anche e soprattutto per divulgare il nostro codice etico rispettoso dell’ambiente naturale.
(articolo tratto da Urlo-mensile di resistenza giovanile)