Violenza sulle donne, tra diritto e psichiatria forense

ANALISI SUL DANNO PSICHICO ALLA VITTIMA DI STALKING

di dott.ssa Giorgia Mazzei

La sistematica violazione della libertà personale posta in essere mediante stalking , ovvero per mezzo di “comportamenti ripetuti ed intrusivi di sorveglianza e di controllo, di ricerca di contatto e comunicazione nei confronti di una vittima che risulta infastidita e o preoccupata da tali attenzioni e comportamenti non graditi”, può condurre a reazioni psichiche delle vittime, a volte tali da comportare una vera e propria menomazione della integrità psicofisica della persona tanto da rendere necessaria un indagine medico legale di valutazione del cosiddetto danno biologico.

Il medico legale il più delle volte prende conoscenza dello stalking soltanto in occasione di fattispecie delittuose di maggior portata. Solo allora, nel tentativo di comprendere i motivi di un’improvvisa condotta violenta, ecco emergere continue violazioni della riservatezza telefonica e della posta elettronica, appostamenti, pedinamenti, calunnie, minacce di violenza, diffamazioni, scritte offensive sui muri. Spesso ci si rende conto che gli elementi di stalking non sono stati segnalati o sono stati ignorati , trascurati o sottovalutati. Un noto psciologo forense afferma, a proposito, che il timore di rappresaglie oppure specie nello stalking tra ex intimi , il pudore e il senso di colpa che affligono il partner responsabile di aver interrotto la relazione affettiva, possono molte volte scoraggiare la vittima dal darne segnalazione all’autorità giudiziaria o persino parlarne con i propri cari.

Si tratta comunque di un fenomeno in larga misura sommerso, principalmente e semplicemente perché sprovvisto di nome, prima ancora di un’efficace tutela giuridica.

Il nostro paese con il D.L. 23 febbraio del 2009, num.11, convertito con la L. 23 aprile del 2009, numero 38, è stato introdotto l’articolo 612 bis c.p. (atti persecutori), che va a delineare nell’ordinamento giuridico una fattispecie penale tipica per lo stalking.Sulla base di questa nuova definizione normativa, inoltre, lo psichiatra forense potrebbe essere chiamato ad esprimersi anche sul terreno diverso, ma altrettanto arduo, dell’accertamento di una correlazione causale tra stalking ed eventuali consegue psicopatologiche, della determinazione della natura del danno, della definizione prognostica circa il destino delle conseguenze dannose accertate, cioè della complessiva qualificazione dell’eventuale danno biologico derivato alla vittima.

Nessuno dubita che lo stalking, pur comprendendo un ventaglio di situazioni anche molto diverse fra loro, sia idoneo a perturbare l’equilibrio psichico di chi ne è investito. Le principali conseguenze psicopatologiche che, sul piano valutativo-risarcitorio , possono configurare il danno biologico di natura psichica, temporaneo o permanente, nella vittima di stalking sono ben descritte in Letteratura. Alcuni autori descrivono una vera e propria sindrome specifica nella vittima di stalking, definita “STS” ( Stalking Trauma Syndrome) e caratterizzata da aspetti analoghi ad altre fattispecie quali disturbo post traumatico da stress, la sindrome da maltrattamento e la sindrome da rapimento. E’ pur vero che la dimostrazione del nesso di causa intercorrente fra una condotta tipo stalking e una patologia psichiatrica lamentata dalla vittima potrebbe dipendere, in modo esclusivo o concausale da fattori differenti. Molte condotte attraverso le quali si manifesta lo stalking, pur essendo spesso innocue ed evitabili se singolarmente considerate, viste nel loro insieme possono configurare invece una gravissima invasione della sfera personale della vittima, che si trova costretta a cambiare abitudini, talvolta lavoro, domicilio e recapiti telefonici, ed a vivere un esistenza continuamente condizionata dalla presenza del molestatore.

Lo stesso controllo della posta, delle e-mail o degli sms, l’invio di lettere o doni sgraditi, i messaggi nella segreteria telefonica e così via, sono momenti della quotidianità della vittima in cui il molestatore esercita il suo potere destabilizzante. La vita della vittima si svolge nel continuo sospetto e nella paura che la molestia possa sfociare in pericoli per l’incolumità propria o dei propri congiunti.

Molte volte lo psichiatra forense, nella valutazione della vittima di stalking, riesce ad escludere la presenza di conseguenze patologiche vere e proprie tali da menomare l’integrità psichica della persona, ma evidenzia e descrive importanti modificazioni ed alterazioni della sfera emotiva, affettiva, relazionale, che rappresentano comunque un danno e una limitazione della possibilità della persona di realizzarsi autonomamente e di vivere positivamente la sua vita.

In tali casi, alla luce dell’ampia eccezione del danno non patrimoniale, quando il fatto illecito si configuri anche solo astrattamente come reato, è risarcibile non soltanto il danno non patrimoniale conseguente alla lesione dei diritti costituzionalmente inviolabili , ma anche quello conseguente alla lesione di interessi inerenti alla persona non presidiati da simili diritti, e tuttavia meritevoli di tutela in base all’ordinamento giuridico, secondo il criterio dell’ingiustizia ex. art. 2043 c.c.

In altre parole quando l’illecito civile è considerato dall’ordinamento anche come reato, il risarcimento del danno non patrimoniale è dovuto a prescindere dall’accertamento della lesione di un diritto costituzionale inviolabile della persona. L’introduzione nell’ordinamento penale dello stalking , ha pertanto, determinato la risarcibilità del conseguente danno non patrimoniale nella sua ampia accezione, per cui, dal punto di vista dell’indagine psichiatrico forense, emerge le alterazioni negative dell’evento dannoso, illustrandone la gravità e la compatibilità con le lesioni riportate. Un accurato studio clinico, con l’ausilio di specifici test psico-diagnostici, può permettere di ricostruire le dinamiche attraverso le quali la vittima ha elaborato il trauma inserendolo nella propria esperienza esistenziale e nella propria realtà psichica, così da spiegare i significati personali attribuiti agli atti persecutori che sono stati subiti e dunque gli spazi a causa del disturbo che si è sviluppato, nonché differenziare le diverse situazioni psichiche che possono determinarsi a causa dello stalking.

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