Scuola in Ghana “made” in Univpm

PROGETTO VINCENTE DI TRE STUDENTI

x FEd esterno scuolaANCONA – di Giampaolo Milzi – Una scuola che spunterà letteralmente da “Mama Terra Africa”, in Ghana, l’estate prossima, grazie all’idea partorita e perfezionata da tre studenti dell’Università Politecnica delle Marche (Univpm). Si chiama “InsideOut”, il progetto messo a punto da Andrea Tabocchini, Francesca Vittorini e Lori Zillante, tutti della provincia di Teramo, nel’ambito di un lavoro di team col prof. Gianluigi Mondaini, docente di Ingegneria edile e architettura all’Univpm. Un progetto umanitario originale e d’avanguardia, “InsideOut”, dato che ha vinto il concorso internazionale indetto l’anno scorso dalla statunitense Nka Foundation per realizzare anche altre due strutture pubbliche in Paesi in via di sviluppo, partecipando al bando assieme ad altre centinaia di progetti approntati da professionisti ed atenei di tutto il mondo.

Un edificio scolastico del tutto eco ed equo sostenibile, oltre che flessibile: sboccerà dalla terra africana anche e soprattutto per le sue caratteristiche, che lo vedranno perfettamente inserito nel suo contesto ambientale; migliorerà lo stato delle costruzioni e la crescita culturale di un Paese come il Ghana, in cui più di 500.000 bambini sono analfabeti per carenza di edifici per l’istruzione.Inside Out” nasce da un’attenta analisi del sito, che ha permesso di mettere in risalto le tipicità, i patner e la cultura locali (la conformazione delle piantagioni di palme in cui si aprirà il cantiere, le “textures” dei tradizionali abiti kente, il layout degli orti), traendone forte ispirazione. Fuori dei comuni strandard le classi per la didattica, che si concretizzeranno in una sequenza di spazi multifunzionali con differenti livelli di apertura. I setti murari del progetto saranno costruiti addirittura in terra, rielaborando una tecnica costruttiva molto usata in Ghana: allineati alla griglia esistente delle palme, sfalsati tra di loro, cosi da eliminare il confine tra interno ed esterno e trasformare i tronchi delle piante nella prosecuzione delle pareti stesse, “addomesticando” il paesaggio.

Questo progetto no profit, sviluppatosi nell’ambito di uno dei corsi che tengo alla facoltà di Ingegneria, ad Ancona, quello di “Composizione architettonica 4”, premia anche la qualità e specificità del nostro lavoro universitario. – commenta con una punta di orgoglio il prof. Mondaini – Teoria mixata con pianificazioni pratiche che nascono da spunti, desideri e proposte dei miei studenti e in genere poi tradotte in esperienze sul campo”.

 

Foto 2 - Una ricostruzione al computer degli spazi interni della scuola
Foto 2 – Una ricostruzione al computer degli spazi interni della scuola

La realizzazione della scuola avverrà attraverso un workshop di autocostruzione sul posto – dov’è già presente la base organizzativa e logistica della Nka Foundation -

che coinvolgerà i molti volontari, e in genere i tanti studenti (di architettura, ingegneria, design, paesaggio), professionisti, artisti e videoartisti che risponderanno a “call” e annunci mirati nel mondo. La fase operativa di “InsideOut” partirà all’inizio di giugno per concludersi il 30 agosto. Obiettivo minimo, edificare una scuola dotata di almeno 5 aule, servono 8000 dollari per ognuna. Ma si deciderà via via se puntare ad una struttura più ampia, a seconda dell’esito della già avviata campagna di raccolta fondi, alimentata anche da un crowdfunding.

Per quanto riguarda la partecipazione di studenti dell’Univpm e delle altre università italiane, ognuno potrà scegliere diversi periodi di stage-workshop, da un minimo di una o due settimane) e dovrà contribuire (tranne i tre realizzatori dei progetto) con 400 euro. Parte di queste quote potrà essere coperta totalmente da borse di studio, che verranno concesse (per coprire spese di viaggio, vitto e alloggio, ma anche, eventualmente, parte dei costi di cantiere e logistica) nel numero di almeno 6 anche dall’Univpm ai suoi scritti (l’ateneo di Ancona ha già ricevuto molte richieste, anche da Olanda e Danimarca).

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Foto 3 -  Da sinistra, il prof. Gianluigi Mondaini e gli studenti dell’Univpm Andrea Tabocchini, Francesca Vittorini e Lori Zillante.
Foto 3 – Da sinistra, il prof. Gianluigi Mondaini e gli studenti dell’Univpm Andrea Tabocchini, Francesca Vittorini e Lori Zillante.

Per partecipare al workshop in Ghana

Per quanto riguarda la partecipazione alla fase operativa di “Inside Out”in Ghana, ecco i riferimenti per informazioni, ed iscrizioni possibile fino al termine di maggio 2017: insideout.ghana2017@gmail.com (allegare nell’invio il curriculum vitate e una breve lettera di motivazione); tel. 346/0832573 (Francesca Vittorini), 335/7019760 (prof. Gianluigi Mondaini)

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Per aderire al crowdfuding e sponsorizzare il progetto

E’ possibile effettuare un bonifico bancario a favore dell’associazione culturale“Build To Make A Change”, fondata dagli studenti Univpm Francesca Vittorini, Andrea Tabocchini e Lori Zillante. Gli estremi per la donazione: beneficiario “Buils to make a change”; oggetto “InsideOut – contributo al progetto – donazione da parte di (indicare nome e cognome); Banca Popolare Etica, codice Iban IT48C0501802600000000238422, Bic (swift) CCRTIT2T84A
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(articolo tratto da Urlo – mensile di resistenza giovanile)

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