Oggi voglio dedicare l’appuntamento musicale del nostro Fatto & Diritto ad una donna che, in un mondo di musicisti e poeti uomini, ha saputo dipingersi un ruolo importante: Fiorella Mannoia.
Cappelli ricci e rossi che le incorniciano il volto, prima donna che però senza mai guardare il mondo dall’alto in basso sa riempire teatri e stadi con la sua straordinaria musica e capacità di interpretazione.
Nata a Roma il 4 aprile 1954, è negli anni ottanta che inizia a plasmare un suo ruolo nella scena musicale italiana; in realtà già da prima cerca di farsi strada in un mondo difficile e soprattutto ancora spesso riservato agli uomini. I suoi esordi a fine anni sessanta a Castrocaro e a Un Disco per l’estate. Per guadagnarsi da vivere la donna ribelle che è in lei l’avvicina al cinema come stunt-girl e poi anche come controfigura di Monica Vitti e di Candine Bergen.
La svolta musicale arriva nel 1985 quando partecipa al festival di Sanremo con la straordinaria canzone “Come si cambia”: un testo bellissimo, uno sguardo malinconico verso il passato ed il futuro di una donna che cerca l’amore negli occhi delle persone che incontra e che ha incontrato nel passato. Un’interpretazione straordinaria e toccante che insieme a quella del brano “Quello che le donne non dicono” (scritta per lei da Enrico Ruggeri e Schiavone per il festival di Sanremo del 1987) la lanciano nell’olimpo musicale fino a quel momento calcato per lo più da voci maschili.
Ma il cammino di questa bellissima voce è ormai intrapreso. Un incantesimo dopo l’altro, viene premiata sia dal pubblico che dalla critica e molti altri artisti cominciano a credere nelle sue doti vocali e capacità interpretative. Dopo Enrico Ruggeri anche Ivano Fossati che scrive per lei l’emozionante “Notti di Maggio”, altro successo e premio della critica al festival di Sanremo e poi ancora Riccardo Cocciante e Ron nell’album “Canzoni per parlare”.
L’incontro con altri grandi interpreti della musica italiana fan uscire il lato dolce e più femminile dell’artista, le mille e più profonde sfaccettature della sua anima riescono a schiudersi e ad entrare in quelle di chi l’ascolta.Tra le firme più prestigiose che credono in lei arriva anche Francesco De Gregori, “il coronamento di un sogno” dirà la stessa Fiorella. Due grandi anime poetiche che in simbiosi creano qualcosa di unico, che incanta il cuore e sa leggere in quello di tanti.
Il percorso di Fiorella è ormai tutto i discesa, si susseguono album ed incontri artistici di alto livello, partecipazioni a festival e concerti . Inizia poi anche a dedicarsi a lunghe tournè teatrali in cui il rapporto con il pubblico diventa più intimistico, di maggiore vicinanza grazie anche a nuovi arrangiamenti curati dal suo produttore Piero Fabrizi.
L’anima irrequieta di Fiorella la porta però anche ad esplorare nuove sonorità e scenari musicali. Da sempre ama la musica brasiliana e con l’album “Onda tropicale” non solo se ne fa interprete ma anche ambasciatrice duettando in lingua portoghese con grandi artisti di livello internazionale. Un cammino in una cultura diversa ma affascinante che la Mannoia dimostra di saper affrontare con curiosità, rispetto ed elevatissime capacità artistiche.
Nel 2009 la partecipazione a due eventi unici.
Il primo è il concerto-evento allo Stadio olimpico di Roma, “Corale per il popolo d’Abruzzo“, una serata di solidarietà voluta da Renato Zero in favore della popolazione abruzzese colpita dal terremoto che permette grazie alla generosità degli artisti e del pubblico la ricostruzione di un’ala dell’Università delle Scienze di Coppito (L’Aquila). Il secondo è lo storico concerto tutto al femminile ideato da Laura Pausini allo stadio San Siro di Milano. Cinquanta tra le più belle voci femminili della musica italiana per raccogliere fondi a favore delle popolazioni abruzzesi colpite dal terremoto.
L’amore per la musica e le sue mille sfaccettature la rendono anche camaleontica.
Nel 2010 parte l’Acoustic Tour nel quale Fiorella si esibisce per la prima volta in un concerto in versione acustica.
Sul palco è accompagnata da una band ed un quartetto d’archi ed i suoi brani storici propone oltre ai suoi grandi successi ancora una volta interpretazioni inedite.
Fiorella Mannoia è sicuramente un’interprete eccezionale che sa usare la propria voce con una maestria unica, come un maestro d’arte il pennello intriso di colori. Spesso i suoi brani sono racconti cantati, con frammezzi di respiri e pause che a volte si colorano di malinconia, altre volte semplicemente di sentimenti e di quello che io chiamo “consapevolezza” della vita e di ciò che essa può essere. La sua musica è fatta di pochi orpelli e vezzi artistici ma di sostanza, parole e musica.
“IO NON HO PAURA”
Ci penso da lontano da un altro mare un’altra casa che non sai
La chiamano speranza ma a volte è un modo per dire illusione
Ci penso da lontano e ogni volta è come avvicinarti un po’
Per chi ha l’ anima tagliata l’amore è sangue, futuro e coraggio
A volte sogni di navigare su campi di grano
E nei ritorni quella bellezza resta in una mano
E adesso che non rispondi fa più rumore nel silenzio il tuo pensiero
E tu da li mi sentirai se grido
Io non ho paura
Il tempo non ti aspetta
Ferisce questa terra dolce e diffidente
Ed ho imparato a comprendere l’indifferenza che ti cammina accanto
Ma le ho riconosciute in tanti occhi le mie stesse paure
Ed aspettare è quel segreto che vorrei insegnarti
Matura il frutto e il tuo dolore non farà più male e adesso alza lo sguardo
Difendi con l’amore il tuo passato
Ed io da qui ti sentirò vicino
Io non ho paura
E poi lasciarti da lontano rinunciare anche ad amare come se l’amore fosse clandestino
Fermare gli occhi un istante e poi sparare in mezzo al cielo il tuo destino
Per ogni sogno calpestato ogni volta che hai creduto in quel sudore che ora bagna la tua schiena
Abbraccia questo vento e sentirai che il mio respiro è più sereno
Io non ho paura
Di quello che non so capire
Io non ho paura
Di quello che non puoi vedere
Io non ho paura
Di quello che non so spiegare
Di quello che ci cambierà”
04/04/1954
Su Wikipedia in effetti c’è scritto 4 aprile, su altri siti 4 febbraio e su alcuni addirittura marzo…..Sul sito ufficiale, come si confà ad una signora, non c’è scritta la data di nascita……Qualcuno può aiutarci!?