RIFORMA DEL NOTARIATO? SENTIAMO COSA NE PENSA UN NOTAIO

UN COMMENTO ‘A CALDO’ SULLA PROPOSTA DI LEGGE DEL GOVERNO RENZI SUL NOTARIATO

del Dr. Stefano Sabatini (Notaio in Ancona)

UnknownIl Notariato Italiano, che pur rappresenta un eccellenza ed è invidiato e copiato da moltissimi Stati in tutto il mondo, in Italia continua ad essere schiaffeggiato ed umiliato. Il Governo Renzi, come molti Governi precedenti, nella perfetta ignoranza in merito al ruolo del Notaio, agli interessi che tutela, alla professionalità che profonde nel suo difficilissimo compito, si chiede ‘perché andare dal Notaio?’, senza prima essersi documentato su CHE COSA RAPPRESENTA IL NOTAIO E QUAL E’ LA FUNZIONE CHE SVOLGE. Chi non conosce l’attività notarile pensa che un qualsiasi soggetto capace di leggere possa stipulare un atto e pretendere per questo di essere pagato, senza sapere quale attività delicatissima e difficilissima precede la stipula dell’atto e quale altrettanto delicatissima attività segue la stipula. Tante sono quotidianamente le battute anche molto sgradevoli che sentiamo sui Notai, dall’essere casta (che non si è mai capito che cosa significhi visto che solo il 16% dei Notai in esercizio ha un parente Notaio) all’essere inutili. Ecco questa ultima deve essere la convinzione dell’ignaro Signor Renzi che, anziché pensare di aggiornare, rinnovare, modificare e attualizzare la professione notarile ha preferito tagliarne le competenze, ammettendo alla stipula dell’atto pubblico anche altri professionisti che Notai non sono, ma soprattutto che pubblici ufficiali non sono e come tali impossibilitati a conferire all’atto la pubblica fede, cioè la validità fino a prova di falso. Dopo i vari attacchi (Lulli, Bersani e compagni ….) questo è senza precedenti proprio perché proviene dal Governo in carica che pensa di essere onnipotente al punto di cancellare secoli di storia, dimostrando una totale insensibilità nei confronti del Notariato che rappresenta uno dei più fedeli servitori dello stato e uno dei più rilevanti difensori del popolo.

 

La cosa veramente imbarazzante è la quasi totale indifferenza della stampa intera sull’argomento : ho trovato solo due piccoli trafiletti. Evidentemente non si vuol far sapere alla gente COSA PERDE con questa subdola manovra!

Il Signor Renzi si permette di pronunciare frasi del tipo ‘PERCHE’ SI DEVE CONTINUARE AD ANDARE DAL NOTAIO’ : pur comprendendo quanto sia difficile entrare nella complicatissima struttura dell’attività notarile, non possiamo accettare un’affermazione così ‘fasulla’. Non sa forse quale tutela rappresenti il Notariato per la proprietà immobiliare privata che ha un valore stimato dall’ABI in circa cinque volte il PIL annuo e si fonda sulla certezza della sua titolarità garantita proprio dal Notaio? Non sa forse che togliere il Notaio non è snellire le procedure o liberalizzare ma creare il caos? Il Presidente del Consiglio Nazionale di qualche anno fa fece un esempio bellissimo: togliere il Notaio dai traffici immobiliari è come togliere i semafori dal traffico automobilistico; certo si andrebbe tutti più veloci e con meno soste obbligate ma quanti incidenti in più? Se il Notaio viene meno la certezza della proprietà immobiliare e la protezione dei risparmi e degli investimenti verrebbero meno : il Signor Renzi infatti parla con disinvoltura di autentica della sottoscrizione senza fare un minimo cenno al contenuto dell’atto e a chi dovrebbe redigerlo, ma soprattutto tace sulle incombenze antecedenti e successive all’atto stesso! Non sa nemmeno che le donazioni devono essere stipulate per atto pubblico e, in ossequio alla Legge Notarile, alla presenza di due testimoni aventi requisiti di Legge! Ma raggiunge il massimo quando pensa di affidare visure e “comunicazioni” (non ho idea quali possano essere) a carico della clientela, comprese le iscrizioni ipotecarie immaginando che il cliente, prima di stipulare l’atto esegua le visure ipocatastali, faccia il controllo relativo alla situazione urbanistica ed alla conformità catastale, richieda l’Attestato di prestazione energetica, poi stipulato l’atto, si metta a fare il giro degli uffici cercando di registrare, trascrivere e volturare il suo acquisto. Ma forse il Signor Renzi non sa come funziona questa ultima fase: l’atto va registrato, trascritto e volturato in via telematica e non credo che molti cittadini italiani siano in grado di provvedervi! Così si mette in serio pericolo la sicurezza ai diritti di tutti in uguale misura, ma soprattutto si creerebbe una odiosa disparità tra i cittadini. Ma anche per quanto concerne le società a responsabilità limitata, rendendo eventuale il controllo di legalità affidato al notaio, si porrebbe a rischio l’intero tessuto imprenditoriale con ovvio incremento del rischio di infiltrazioni da parte delle organizzazioni criminali o quanto meno di furti di identità e di intestazioni fittizie.

A questo punto sorge spontanea una domanda : che cosa ha spinto il Signor Renzi a tanto?

Smania di liberalizzazioni? Allora ci spieghi quale vantaggio porta al cittadino? Risparmio Economico? No perché anche gli altri professionisti dovranno pur essere pagati ed i costi sarebbero gli stessi ma ad uno che sarebbe fuori dal controllo che lo Stato regolarmente svolge nei confronti del Notaio. Anzi, laddove fosse un avvocato a redigere l’atto la controparte per tutelarsi dovrebbe farsi assistere da un suo avvocato così duplicando i costi! Pratico : non mi viene in mente nulla al riguardo. Altro? Interessi politici per colpire una categoria che forse non sa ma è molto più vicina alla sinistra che alla destra? Si fa del male da solo! Aumento della concorrenza? Ce n’è già fin troppa, ma forse non lo sa! E comunque la concorrenza non deve mortificare la professionalità, la serietà, l’impegno, e la competenza di una categoria che da secoli rappresenta un baluardo di legalità, costituita da donne e uomini che hanno scelto – superando per questo una selezione pubblica severissima che gli altri professionisti neanche conoscono – di operare a fianco dello Stato e sotto il suo costante controllo, offrendo ogni giorno la loro opera al fine di garantire proprio quella legalità. E’ offensivo pensare che le stesse competenze, sulle quali il Notaio si forma con anni ed anni di studio e di lavoro, possano essere demandate a chi quelle competenze non le ha mai neanche sfiorate! Non solo : il Notaio è in continuo aggiornamento e deve quotidianamente conformare la propria attività ad interpretazioni, sentenze, circolari che non trova riscontro in altre professioni, grazie ad un sofisticato sistema telematico di informazione e di formazione.

Personalmente non credo che esistano cittadini così amanti dell’avventura da affidare i propri interessi a professionisti che non rispondano alle qualità sopra evidenziate, per cui mi sento di consigliare di CONTINUARE AD ANDARE DAL NOTAIO checché ne dica il Signor Renzi. Solo così il cittadino si sentirà tutelato da un professionista competente che evita attività fraudolente, anche in materia di antiriciclaggio, che svolge accurate indagini ipocatastali, che conferisce data certa e pubblica fede, ecc. ecc. e che, alla fine dei conti, verrà a costare meno di quanto non costi l’altro professionista essendo uno per entrambe le parti ed evitando al massimo controversie tra le stesse (ricordiamo il grande Carneluti : PIU’ NOTAIO, MENO MAGISTRATO).

Il Signor Renzi ha offeso il Notariato così rompendo il patto fiduciario che questo aveva con lo Stato ed è doveroso chiedersi che cosa sarebbe successo se avesse conferito ai Notai alcune competenze degli Avvocati o dei Commercialisti : ricordiamo l’alzata di scudi quando si paventò la possibilità di deferire ai Notai la separazione tra coniugi?

Tuttavia non credo che il Governo abbia voluto favorire gli uni a discapito degli altri : di sicuro non si è reso conto che con questo disegno di legge non favorisce i cittadini che verrebbero ad essere trattati con un’odiosa disparità, divisi in due fasce, ricchi e poveri. I primi protetti dal Notaio, i secondi a rischio, senza alcun vantaggio economico visto che è stato eliminato quel ‘gratuitamente’ che tanto faceva rumore!

D’altronde se ognuno di noi ha fatto una scelta di studio e di professione, perché un giorno arriva sia pur il Presidente del Consiglio a distribuire diversamente i compiti che ognuno di noi si è preposto di svolgere e negli anni ha imparato a svolgere magari anche bene?

Sarebbe stato opportuno un intervento governativo per regolamentare la concorrenza tra Notai, oggi costretti ad umilianti trattative sui preventivi, per rendere più efficiente l’accesso dei giovani …. Insomma a riscrivere la legge notarile alla luce del mutato panorama. Ma sarebbe anche auspicabile al fine di rendere più ‘amici’ i professionisti interessati, consentire loro di unirsi in associazioni o società tra professionisti interdisciplinari : allora sì che il cittadino verrebbe ad avere un servizio migliore e più qualificato agli stessi costi. In tutta onestà non capisco perché ad oggi debba ancora essere vietata questa sinergia tra professionisti appartenenti a diversi Ordini e credo che questa barriera dovrebbe essere abbattuta quanto prima, così risolvendo le smanie del nostro simpatico Signor Renzi.

 

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