Premio G.A.R. Bellini per “Filosofia in Pillole”

INTERVISTA CON L’AUTORE DAVIDE CARMELO MARIA ORTISI

CATANIA – di Barbara Basile –

Filosofia in pilloleQuando ricevo la mail di Davide Carmelo Maria Ortisi era da poco passato il tornado su Jesi turbando la quiete di una sera di settembre. Davide C.M. Ortisi è uno scrittore di Augusta, una cittadina della Sicilia, tra Catania e Siracusa. Apparentemente sorniona e placida, è ricca di talenti, tra cui Fiorello e Roy Paci. Apro l’e-mail e mi appare un invito ad un evento di gala, un vernissage con sfilata di alta moda Pro-Telethon durante il quale vengono assegnati premi ad alcuni personaggi appartenenti al mondo del cinema, della moda e della cultura. Scorrendo nella lettura del flyer mi accorgo che, oltre alla scelta dello splendido Teatro Massimo Bellini di Catania come location, tra gli artisti premiati, insieme al grande attore siciliano Lando Buzzanca, compare proprio lui, Davide C.M.Ortisi. Che emozione! Appena un anno fa, dopo aver acquistato il suo libro “Filosofia in Pillole” (Armando editore), appena uscito nelle librerie, ne avevo scritto una recensione poi pubblicata dal noto free press di Ancona Urlo – mensile di resistenza giovanile. Ed ecco che ora Davide sta per riceve il Premio G.A.R. Bellini.

Mi avevano colpito la sua creatività e originalità. Non solo per il contenuto, ma anche per il modo in cui era stato steso il libro, diverso rispetto ai soliti cliché della scrittura. Così come mi aveva colpito come l’autore aveva deciso di promuoverlo. Ricordo quando, chiedendogli perché non volesse fare le presentazioni nelle librerie come avrebbe fatto chiunque all’uscita di un suo libro, eluse la domanda con motivazioni poco chiare che non mi convinsero. Alla fine della e-mail ricevuta a settembre, solo una frase: “Ti aspetto. Abito lungo”.

Così, il giorno dopo, acquisto il biglietto aereo Ancona-Catania e il 4 ottobre mi ritrovo nella splendida e umida Sicilia, avvolta dal tepore della sua terra misteriosa e furba, che nonostante la pioggia mi accoglie con il suo sole che non smette mai di riscaldare. Il teatro è splendido e pieno di gente e ospiti, come lo stilista Renato Balestra, che vedrà proprio i suoi abiti nella sfilata di alta moda durante il corso della serata, personaggi noti nel catanese e non, qualcuno tra gli invitati vocifera che tra il pubblico possa esserci anche Pippo Baudo , il quale ha lanciato uno degli ospiti a cui verrà consegnato il premio. Inebriata da tanta bellezza e abbagliata dalle luci, mi volto verso Davide Ortisi e gli dico un po’ per gioco: “Beh, quasi quasi, ti faccio un intervista… “. E lui, facendomi segno di seguirlo mi porta in un palchetto ancora vuoto, ci sediamo e iniziamo a chiacchierare.

Davide, da dove nasce la tua passione per la scrittura? Perché hai cominciato a scrivere?

Come molti avevo delle idee in testa e non vedevo l’ora di metterle su carta, è un po’ come un orgasmo… se hai delle idee e non le scrivi è come un amplesso negato, non si dorme la notte. Ho iniziato il tutto molti anni fa, quando avevo un diario sul comodino e al mattino appena sveglio cercavo di descrivere i sogni anche se non spesso ci riuscivo. Poi dai sogni son passato alle idee, osservazioni ed intuizioni di tutto ciò che ci circonda, persone, amiche e la società in genere. Quando incontro determinate persone mi viene di istinto scrivere un libro”.

E faticoso fare il lavoro dello scrittore?

Alla base ci sono tanto amore e tanta passione. L’amore è come il pan di spagna, ovvero una base sulla quale puoi comodamente costruire il resto, l’energia e la solarità che ti dà la propulsione di scrivere. E poi servono tanto impegno, costanza e buona volontà. Questi sono gli ingredienti per poter scrivere.

Ti piace il libro che hai scritto? Come lo racconteresti a chi lo volesse acquistare?

Sono molto critico con me stesso, fino al momento della pubblicazione volevo aggiungere qualcosa o sistemarlo in modo diverso. Un po’ come Picasso, che fino all’ultimo dava dei colpi di pennello ai suoi quadri. “Filosofia in Pillole” è stato descritto da molti filosofi, ne cito uno, il prof. Serafino Massoni, “come un insieme di lampi idee folgoranti e flash”. Il prof. Sebastiano Gesù lo ha paragonato a un libro delle ore, che si può aprire a caso per leggervi l’aforisma del momento. Per il prof Giorgio Casole “Filosofia in Pillole” è una raccolta di sentenze. E ancora: una speaker di Radio Zammu’ l’ha paragonato agli haiku giapponesi.

Come definisci il tuo pensiero filosofico?

Chiunque può scrivere di filosofia, non occorre una laurea in filosofia, e nemmeno occorrono studi classici. Anzi, chi ha fatto il liceo ha spesso odiato la filosofia o l’ha vista come una materia pallosa. Fortunatamente ho studiato ragioneria ed ho visto la filosofia esclusivamente come un piacere e una passione senza avere il terribile ricordo della prof”.

Hai riletto “Filosofia in Pillole” dopo averlo scritto? Lo rileggi ogni tanto?

Quando faccio delle serate o delle presentazioni sfoglio qualche pagina, oppure lo porto nelle tavolate con gli amici, delle specie di simposi dove il libro lo si fraintende gaudentemente”.

Ma è divertente scrivere?

Se è naturale è divertentissimo, se ti devi sforzare per scrivere, nel cercare le parole giuste, diventa pesante”

E se uno ti critica?

La critica è linfa vitale oltre che crescita, guai se non vieni criticato”.

Leggendo il tuo libro, cercando di intuire il tuo pensiero sui diversi argomenti, sembra ci sia disincanto nella tua visione delle cose…

Scrivo solo quando avverto il “Prepon”, ovvero il decoro, una sorta di lampadina accesa, mi devo stupire, se non mi stupisco non mi emoziono, quindi non scrivo”.

I tuoi aforismi a volte sono criptici, inducono a cercare di capirne il significato e quindi stimolano il lettore alla riflessione. Quanto è importante per te porsi delle domande?

Una domanda genera infinite risposte, il libro è molto critico, ironico, enigmatico, credo che rispecchi molto la mia personalità. Qualcuno mi ha detto che è come un libretto delle istruzioni per capire come è fatto Davide C.M.Ortisi”.

É la tua prima pubblicazione, e dopo un anno ricevi un premio e continui ad essere sulla cresta dell’onda, come te lo spieghi e cosa consiglieresti ad un aspirante scrittore?

Il successo di “Filosofia in Pillole” è legato al fatto che si tratta di un libro che va al di là del libro. Gli aforismi sono pezzi della mia vita, che compongono dei puzzle, e a chi li legge piace unire questi puzzle per vedere che immagine spunta fuori dello scrittore. Non racconto il libro ma racconto ciò che ha coinvolto me. Tutto questo piace”.

Se ti rapissero gli UFO cosa direbbero degli esseri umani avendo solo te come esemplare?

Credo che gli UFO siamo noi, ci sono più extraterrestri tra gli esseri umani che nello spazio”.

Personalmente mi hanno colpito i tuoi aforismi sull’amore. Che cos’è per Davide l’amore?

Ho paragonato l’amore al cambio di un’automobile omettendo la retromarcia, da lì si capisce tutto”.

Come scrivi, su carta o al Pc?

Prima esclusivamente sulla carta, adesso anche su Pc e Smartphone. Ma non ho abbandonato la carta, la penna resta sempre la migliore invenzione”.

Cosa vuoi fare da grande?

Mi piacerebbe realizzare un progetto musicale, un album di canzoni rock e pezzi melodici, ho già dei progetti. La copertina del libro era destinata a questo disco, poi mi sono dato all’editoria, mondo più facile e gestibile di un progetto musicale”.

I tuoi artisti preferiti?

E.l.o. ,The Andrew Sisters, Freddie Mercury. L’incipit del libro, non a caso, è una frase di Mercury: “Qualsiasi cosa fai, falla con stile”. Poi mi piacciono Demetrio Stratos degli Area metà anni ’70, gli Alan Parson Project, Giorgio Moroder, Edoardo Bennato”

E’ stato difficile arrivare alla pubblicazione?

Sì, ci ho impiegato diverso tempo, ho contattato diversi personaggi, tra cui Camilleri e Giorgio Faletti. Faletti mi ha dato le impostazioni iniziali. La prefazione del libro è di Rossellini”.

La tua idea a proposito del mondo dell’editoria in Italia?

In Italia si legge poco, ci sono regioni in cui si legge molto come il Veneto e il Trentino, in tutto il resto d’Italia si legge poco. Il mio libro è stato strutturato in aforismi proprio per questo”.

Quanto ti hanno aiutato i social network per la promozione del tuo libro?

Tantissimo, soprattutto perché il mio libro è strutturato in aforismi, che possono mimetizzarsi come i post dei social network, creando un effetto virale e di condivisione. È il primo libro di aforismi pubblicato dopo i grandi classici, di solito vengono sottovalutati e snobbati dall’editoria”.

Ora stai scrivendo? Quali sono i tuoi prossimi progetti?

Nell’ambito editoriale ho già pronto un libro tratto dalla mia tesi di laurea ed inerente la pubblicità. Ma mi sto godendo ancora gli ottimi riscontri di “Filosofia in Pillole” e per questo motivo aspetterò ancora un po’ prima di pubblicare di nuovo. Nel frattempo sto terminando di scrivere un testo sul cinema, anzi sugli effetti sociali del cinema siciliano, o meglio del cinema italiano in Sicilia, con particolare riferimento alle maschere più importanti del cinema siciliano, da Franco e Ciccio, ad esempio, a Pietro Germi. È anche un’analisi del linguaggio siciliano, dei no che indicano invece un sì e viceversa”.

Oltre la scrittura hai altre passioni?

Il cinema è un’altra delle mie grandi passioni. Non a caso la prefazione del mio libro è di Renzo Rossellini primogenito di Roberto Rosselini, regista italiano tra i piu famosi, proprio uno dei suoi film tv più importanti è su Socrate, il filosofo che preferisco. Mi piacciono i film in technicolor, “Colazione da Tiffany”, i film con Cary Grant, ma anche i poliziotteschi con Tomas Milian e Maurizio Merli, i film degli anni ‘70 con Gloria Guida e Lando Buzzanca, “Scarface” è uno dei miei film cult preferiti”.

Di che colore è la tua anima?

Caleidoscopica”.

Bene Davide, ti ringrazio per il tempo dedicato, vuoi dirmi qualcos’altro?

Ho frequentato spesso il Kunpen Lama, un centro di pratiche e studi di Buddismo, in Verbania, ad Albagnano vicino al Lago Maggiore. Lì ho conosciuto Lama Gancen Rimphoce, Lama Michel, e il noto Marco Columbro, frequentatore del centro. Le loro iniziazioni e insegnamenti mi hanno aiutato ad integrare “Filosofia in Pillole”.

L’intervista si chiude qui, lo spettacolo sta per iniziare, mentre mi alzo per raggiungere il mio posto Davide Ortisi mi supera e si volta mettendosi di fronte, sfila dalla giacca la sua Nikon e sorridendo esclama : “Beh, quasi quasi ti faccio un’intervista !“

E così finisco in uno dei suoi tanti video, dove recita le sue pillole filosofiche nel suo canale youtube, per i più curiosi il canale è

Davide c.m. Ortisi.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Back To Top