MODENA, 16 FEBBRAIO ’12 – L’hanno rinvenuta i carabinieri di Modena, completamente nuda e nascosta sotto al suo letto. Il sangue, che scivolava copioso sul pavimento ha indirizzato al macabro ritrovamento. E’ mistero sull’omicidio di Edjta Kosakiewitz, una polacca di 39 anni, massacrata di botte e poi soffocata, forse con una coperta o un cuscino nella sua abitazione, in via Giardini 1198. I carabinieri sono intervenuti nell’appartamento ieri sera, avvisati dal compagno della donna -Umberto Musto, italiano di 58 anni, operaio – che rientrato dal lavoro verso le 18,30 ha trovato la casa a soqquadro e la moglie morta. La povera donna era nuda e in un lago di sangue. Era già morta, e da una primissima analisi necroscopica, forse per soffocamento. Aveva segni di violenza addosso, ematomi, graffi. E un segno evidente attorno al collo, ma sembra che non si tratti dell’impressione delle mani del suo assassino. Nessun dubbio da parte degli inquirenti che si tratti di omicidio. Il compagno è stato ascoltato dai carabinieri come persona informata sui fatti. Sentiti anche i vicini di casa e i conoscenti della vittima. Si sta cercando di ricostruire le ultime ore di vita della donna, la sua storia e i suoi contatti, per risalire al movente dell’omicidio e quindi al killer che l’ha uccisa in modo tanto brutale. Con ogni probabilità la magistratura disporrà un esame autoptico. L’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Modena, è condotta nel più stretto riserbo.
TALITA FREZZI