Migranti e svantaggiati, Sanità amica

 SPORTELLO HEALTCARE FOR EVERYONE”

- ANCONA – di Giampaolo Milzi -

sprt HealtcareIn materia sanitaria, la legislazione italiana garantisce a tutti gli inidividui che si trovano nel nostro Paese le cure mediche “essenziali, ancorché continuative”. Senza eccezioni, compresi i soggetti svantaggiati e i fratelli migranti. Ma si verificano numerose quanto deprecabili eccezioni, a causa di una serie di problematiche, prima fra tutte quelle burocratiche, che possono determinare la forte difficoltà dei potenziali utenti nel conoscere e comprendere le prestazioni del Servizio sanitario nazionale cui hanno diritto, da quelle fondamentali legate alla medicina di base, a quelle nei settori ginecologico e pediatrico. Per contribuire a colmare questo “gap” è nato ad Ancona l’11 giugno scorso lo sportello “Healtcare for everyone”, presso lo Spazio Comune Heval, in via Macerata 22, nel quartiere Piano. Si tratta di un servizio di orientamento e informazione sui diritti sanitari e soprattutto sul modo corretto di espletare le pratiche necessarie per accedere all’assistenza e alle cure. Con la prospettiva di sollecitare gli uffici dell’Asur affinché tutte quelle pratiche siano svolte nel modo più scorrevole e agevole possibile. Lo sportello è aperto una volta la settimana, il sabato, in orario 10-12 (ma punta ad allargare la sua operatività durante la settimana), è gestito da un gruppo di una decina di giovani volontari, tra laureandi e laureati in medicina, infermieristica ed ostetrica. I quali si sono anche dati il compito di costituire un laboratorio che si occupi di produrre materiale informativo in varie lingue da distribuire nei punti nevralgici della città, per dare alla popolazione migrante e in genere ai soggetti con forti problemi economici e di integrazione sociale il maggior numero di informazioni possibili in merito ai servizi sanitari sul territorio. Nel medio-lungo periodo, ancora un obiettivo, ambizioso:aprire un ambulatorio di medicina generale gestito da medici ed infermieri volontari. Per questo il team di “Healtcare for everyone” cerca di allargare la propria squadra coinvolgendo in rete associazioni o singoli, fornendo loro la possibilità di partecipare a giornate di formazione e auto-formazione sulla legislazione sanitaria italiana e sull’approccio più efficace da adottare per sensibilizzare e aiutare in particolare gli immigrati.

Lo sportello sanitario è solo uno dei vari progetti che fanno capo allo Spazio Comune Heval, riferiti all’integrazione e all’inclusione sociale, come quelli attuati dalla polisportiva antirazzista “Assata Shakur” e dalla scuola di calcio popolare “Ancona Respect”

Infoweb: su Facebook “Healthcare for Everyone”

(tratto da Urlo -mensile di resistenza giovanile)

 

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