“La soluzione” di Matteo Greco, gran bel Cd

CANTAUTORATO ROCK E UN PO’ RIBELLE

x Fed foto Matteo GrecoANCONA – di Giampaolo Milzi – C’è chi ci crede nel cantautorato italiano. Ci prova con passione e tenacia. E fa più che bene. Soprattutto se è dotato di estro, grande sensibilità, capacità di guardarsi fuori e dentro, oltre che di amare la musica a 360°, cimentandosi con più strumenti (l’ultimo è il pianoforte) e mettendo in gioco un’anima rock un po’ romantica e un po’ ribelle. Matteo Greco, anconetano, sembra proprio averla trovata “La soluzione” – titolo del suo secondo album uscito nel dicembre scorso per l’etichetta Music Force e distribuito da Discover – sempre più vicino alla vetta (glielo auguriamo) di una carriera iniziata nel lontano 2001 col singolo “Liquirizia”. Carriera segnata da altre prove discografiche; da lunghissimi tour prima nelle piazze marchigiane e poi in quelle in genere italiane; da decine di interviste nelle radio che lo hanno aiutato a scalarne le classifiche; dal suo piazzamento come semifinalista all’Accademia di Sanremo (2003); dallo spettacolo “Disco Rock” scandito da brani italiani riproposti dal vivo in chiave disco lungo la Riviera Adriatica; dalla partecipazione nel 2004 e 2007 alle selezioni per Sanremo Giovani; e dalla vittoria al festival “Divi di note” (2006) con la canzone “TeloMare”, contenuta nel cd d’esordio autoprodotto “Giornate d’inverno” già capace di aver venduto 1500 copie.

In questa seconda prova in studio, Matteo Greco ha curato molto la produzione, gli arrangiamenti e il mixaggio, avvalendosi del fondamentale apporto della sua band, composta da Francesco Popolo (basso), Patrizio Moni (chitarra elettrica), Marco Bianchella (batteria, ma nei concerti sostituito da Luca Di Tullio) e Gioia Paoletti (cori).

La soluzione” esprime un po’ tutto il vissuto e l’espressione artistico-esistenziale di Matteo. Il suo è un rock melodico e in grado di sedurre, di trasmettere lievi e soffici tremiti elettrici, dove in un variegato tappeto sonoro mai barocco la chitarra regge il filo di liriche molto autobiografiche e varie nei contenuti. Contenuti e messaggi in cui possono ritrovarsi e riflettere moltissimi degli ascoltatori delle dieci tracce presenti nel Cd.

Fulmine” evoca un lampo di luce tale da fotografare tutto ciò che non va nella notte delle città. Un ex “Studente di periferia” confessa speranze e disillusioni a fronte della precarietà del terzo millennio. Precarietà, ipocrisie, sorrisi finti di gente plastificata di una vita che tuttavia bisogna provare a smuovere per trovare e immaginare soluzioni in “Mentre sogno”. Già, soluzioni, “La soluzione”. La canzone di lotta e rivoluzione, dove si rivela in pieno il desiderio e l’invito all’azione “per la libertà”, contro ”uno stato, l’istituzione che ti inganna e ti condanna”.

Sono in fondo anche queste “Le prove della vita”: riuscire a superare la paura di cambiare, occorre combattere per sentirsi finalmente liberi. Non poteva mancare poi il capitolo dedicato all’amore: coi tanti rimpianti e desideri di “Un ricordo”;

con la segreta scoperta di una lei che forse è quella giusta in “Sei proprio tu”; ma ecco che “Marta spinge il carrello”, chissà se è invece lei quella giusta, perché dopo aver finito il turno (al supermercato?) vive in modo semplice e alla giornata e scopre cose nuove; non lo è certo la protagonista di “Che sei una stronza”, quella che c’è e non c’è, così brava nel fingere di capire”.

Righe a parte merita “La strada delle orfanelle”, cantata in duo con Silvia Mezzanotte dei Mattia Bazar, dedicata da Greco alla storia vera, con risvolti giudiziari, delle ospiti dell’ex orfanotrofio di Ravenna, private della secolare eredità di cui le aveva beneficiate il Conte Galletti Abbiosi. Un brano particolare. Tanto da aver dato vita a uno spettacolo teatrale (tratto da un libro di Cristina Rizzi) di cui Greco è attore e regista, da ispirare un film già in cantiere di cui il poliedrico Greco scriverà le colonne sonore, e di essere già presente nella versione videoclip (https://www.youtube.com/watch?v=eHiewpKrHik&feature=youtube_gdata) girata in un ospedale di Ostra (AN).

Per contatti, ascolti e informazioni: www.matteogreco.it – su Facebook “matteo greco cantautore” – tel. 340/5469758

(articolo tratto da Urlo – mensile di resistenza giovanile)

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