RIMINI, 23 NOVEMBRE ’12 – Il pianto di una bambina che cerca sua madre, il rumore sinistro e sordo di una palla che rotola e tutta la suggestione inquietante di una dimora storica meta ogni anno di centinaia e centinaia di curiosi, appassionati di paranormale, turisti. Siamo al Castello di Montebello, Rimini. La casa di Azzurrina, il fantasma di bimba che non vuol lasciare le mura di quella che un tempo era un’inespugnabile fortificazione. La leggenda della bambina nata albina e morta dentro al castello, ha suggestionato il mondo del cinema e presto, sul grande schermo vedremo un film dedicato alla piccola Guendalina Malatesta, ai suoi capelli bianchi considerati di strega, al suo inseguire una palla per le scale della ghiacciaia e alla sua misteriosa scomparsa. E se in questi giorni una troupe cinematografica sta girando le riprese proprio al castello, inquietanti segnali accompagnano la produzione del film. Incidenti sul set, malori. Un po’ come se ci fosse una maledizione legata alla leggenda, come se lo spirito della piccola – la cui ombra è stata catturata da sensitivi e ricercatori del paranormale in fotografie con appositi macchinari e il pianto, mentre invoca la mamma e gioca a palla, in registrazioni di ultrasuoni – albergasse ancora tra quei ruderi e volesse impedire che il suo segreto venisse mercificato con la moneta del cinema.
La storia di un castello immerso nella ridente Romagna e del fantasma di una bambina che non vuole lasciare la sua casa, sembrano una perfetta combinazione per la trama di un film, se non fosse che in queste tre settimane di riprese (accompagnate dalla presenza di un sensitivo-studioso e di esperti del fenomeno), la troupe che ha girato a Montebello è stata “colpita” da una serie di insoliti incidenti. Uno degli attori ha inspiegabilmente sbattuto la testa contro una colonna procurandosi un profondo taglio al capo, tanto che al pronto soccorso gli hanno dovuto applicare dei punti di sutura. Una settimana prima, il regista Gianfranco Terrin, era stato colto da malore improvviso. Sinistri episodi che ci portano alla mente la maledizione che negli anni settanta accompagnò le riprese del film horror per eccellenza “L’Esorcista-The Exorcist” (diretto da William Friedkin e tratto dall’omonimo romanzo di William Peter Blatty, che scrisse anche la sceneggiatura).
La pellicola del film sul fantasma di Azzurrina, prodotta dalla Cabiria Film, ha richiesto tre settimane di riprese guidate dal regista Giacomo Franciosa in scenari notturni e recitato in lingua inglese. Il film gira intorno a due fidanzati, Richard e Lara, americani che arrivano in Italia per svelare il mistero di Azzurrina. I due sono accompagnati da altri due amici Leonard e Jenny. La sceneggiatura è curata dallo storico riminese Sergio Tiboni.
La leggenda di Azzurrina.
Leggenda narra che il 21 giugno del 1375 Guendalina Malatesta sparì nel castello inseguendo la sua palla di stracci che scivolò nella ghiacciaia sotterranea. Guendalina era nata albina, che all’epoca era considerato il segno tangibile del maligno, una sorta di marchio associato alla magia e al diavolo, tanto che i bambini albini erano condannati a essere uccisi. I genitori l’amavano così tanto che per non farla uccidere, la protessero tingendole i capelli con pigmenti vegetali che avevano dato alla piccola dei riflessi azzurri. Da qui il nome di Azzurrina. Da quella misteriosa scomparsa, si narra che ogni cinque anni, nella notte del solstizio d’estate, si sentano le voci della piccola che si aggira nel castello e si veda la sua figura. Associata a questa leggenda anche un’altra, legata al Castello di Montebello, nel quale si trova un arazzo, che si dice venga da una Crociata, davanti al quale i visitatori del castello svengono.
TALITA FREZZI