MILANO, 16 GENNAIO ’13 – Un immagine di Benito Mussolini per pubblicizzare un pranzo domenicale al circolo Arci di via Bergomi, a Sesto San Giovanni, nel cuore del quartiere operaio, è finita al centro di numerose polemiche. Nel volantino che reclamizza l’iniziativa campeggia una foto di Mussolini con scritto “Io ci sarò” accanto al menù, un affronto per Sesto che su tutti i cartelli stradali ha voluto che venisse scritto sotto al nome del comune “Medaglia d’oro al valor militare” in ricordo di tutti i martiri della Resistenza. La città non ci sta e dopo gli atti di vandalismo alla lapide in memoria dei fratelli Casiraghi, martiri della Resistenza, organizza per domenica 20 gennaio un corteo per posare una corona d’allora sotto la lapide. Il Pd cittadino condanna il volantino e chiede all’Arci di prendere le distanze dal circolo e fare in modo che il corteo di domenica arrivi proprio sotto la sede dello stesso. Del volantino è stata informata l’autorità giudiziaria, lo annuncia il sindaco di Sesto Monica Chittò. Nell’aprile dello scorso anno alcuni soci del circolo si sarebbero rivolti all’Arci di Milano poiché il presidente uscente si era detto vicino alla Lega Nord e aveva iscritto al circolo l’ex senatore leghista Celestino Pedrazzini. Il gestore fa mea culpa spiegando che il volantino voleva essere uno scherzo, una provocazione mal riuscita e niente di più. Intanto la foto di Mussolini sarebbe stata sostituita con una donna in decoltè ma rimane l’invito del segretario cittadino del Pd, Carlo Rapetti, rivolto alle forze dell’ordine affinché vigilino “perché l’apologia di fascismo è ancora reato”.
ELEONORA DOTTORI