Formule di avvertimento sul rischio di dipendenza nei gratta e vinci

COME VIENE OSSERVATO DAI MONOPOLI L’OBBLIGO DI AVVERTIRE I GIOCATORI

di avv. Osvaldo Asteriti

imagesIl decreto Balduzzi prescrive che sui gratta & vinci debbano figurare “formule di avvertimento sul rischio di dipendenza dalla pratica dei giochi con vincite in denaro”.

Per i monopoli anche a questa prescrizione, come alle pochissime altre dettate in materia di gioco d’azzardo, è sufficiente assicurare una osservanza sciatta e negligente, ai confini della elusione vera e propria.

 

Ecco, quindi che dal momento in cui hanno dovuto osservare questo obbligo, monopoli e gestore si sono limitati a stampare sul retro del biglietto, la formuletta di rito: “Il gioco può causare dipendenza patologica”.

 

Sul retro del biglietto, lontanissimo dal campo visivo del giocatore, dietro l’area di gioco, scritta con caratteri m minuscoli, senza alcuna enfasi grafica. Praticamente invisibile.

 

Eppure l’osservanza di questa prescrizione dovrebbe rappresentare una delle pochissime azioni concrete di prevenzione dei monopoli per avvertire i giocatori del rischio salute che corre chi gioca d’azzardo, anche se si tratta di azzardo “legale e responsabile”.

 

Tuttavia, nonostante l’avvertimento riguardi la salute dei giocatori, quindi un bene costituzionalmente protetto, i monopoli danno della norma la solita “lettura” banalizzante e riduttiva.

 

Viene però da domandarsi, che senso abbia un avvertimento relativo alla salute che venga fornito in maniera tale da essere di fatto inutilizzabile, perché o il giocatore conosce già il rischio e perciò l’avvertimento appare superfluo, o non ne ha consapevolezza e quindi, in questo caso, deve essere messo in grado di averne una percezione immediata, senza doverlo andare a cercare sul retro del biglietto.

 

Dovrebbe valere la stesa regola dettata per le sigarette sulle confezione delle quali l’avvertimento sul rischio salute appare immediatamente visibile, posto in maniera tale da non poter ignorato.

 

Per il gioco d’azzardo, invece, vale la regola contraria: la formula di avvertimento non è affatto messa in evidenza, è “nascosta” sul retro del tagliando, deve essere cercata dal giocatore che non lo fa in nessun caso, né se conosce già il rischio che corre, né se lo ignora.

 

Abbiamo denunciato molte volte la questione ai monopoli, e la risposta che abbiamo ricevuto è che, a differenza che per il tabacco, per il gioco d’azzardo non la legge non detta prescrizioni anche in ordine al modo di osservare l’obbligo di avvertimento e quindi, per i monopoli, anche inserire la formula sul retro del biglietto va bene.

 

In fondo, hanno argomentato, sul retro dei biglietti compaiono tante altre informazioni essenziali per io giocatori, come la modalità di incasso dei premi (sic!).

 

Come si vede, una logica inattaccabile, in cui la tutela della salute dei giocatori risulta l’ultima preoccupazione dei monopoli.

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