06 MAGGIO 2012- All’età di 47 anni Adam Nathaniel Yauch ha perso la sua battaglia contro il cancro. Rapper del gruppo statunitense Beastie Boys con il soprannome di MCA insieme a Michael Diamond ed Adam Horovitz.
Nel gruppo non solo fu rapper ma anche regista di molti video con lo pseudonimo di Nathaniel Hornblower.
La notizia è stata data dal Russel Simmons fondatore dell’etichetta discografica Def Jam con cui il gruppo pubblicò il primo album Licensed to III. La malattia aveva iniziato lentamente a portare via Adam sin dal 2009 ma è negli ultimi tempi che il suo stato di salute è andato peggiorando tanto che i Beastie Boys non hanno presenziato a Cleveland alla cerimonia che li avrebbe fatti entrare nella Rock and Roll Hall of Fame.
I Beastie Boys hanno rappresentato nel panorama musicale un vero e proprio “punto di rottura”, in un periodo in cui il palcoscenico del rap era in mano esclusivamente al mondo ed alla voce nera, loro entrarono sulla scena in maniera dirompente. Il gruppo formatosi nel 1979 modificò varie volte la propria composizione ma i protagonisti principali rappresentarono sempre un punto fermo della band. Nato come gruppo hardcore punk ispiratosi alla musica dei “Bad Brains” di Washington, modificarono e crearono una propria strada musicale grazie all’incontro con il produttore discografico Rick Rubin che li guidò verso quel genere chiamato “crossover” che ben presto divenne il loro cavallo di battaglia.
Il nome “Beastie” venne inventato dall’ex componente John Berry e rappresenta l’acronimo della frase “Boys Entering Anarchistic States Towards Inner Excellence” ossia “Ragazzi che entrano in Stati anarchici per ottenere la perfezione interiore“.
Dopo alcuni anni di “assestamento” il gruppo iniziò ad invadere la scena del rap nel 1983 quando Adam Horovitz entrò a far parte della formazione e quasi contemporaneamente uscì il loro primo brano hip hop Cooky Puss che divenne quasi subito un successo; da quel momento in poi la scala del successo cominciò ad essere meno in salita, l’album “Lincensed To III” del 1986 li fece conoscere a livello mondiale. Fu l’album più venduto degli anni ’80, il primo album rap a collocarsi al primo posto negli Stati Uniti e a rimanervi per ben più d un mese trascinato dal travolgente singolo (You Gotta) Fight for You Right (to Party) famoso anche il video.
Nel 1987 iniziò il lungo tour per gli Stati Uniti, un tour caratterizzato però dai continui eccessi della band, da episodi di ubriachezza a comportamenti scandalosi a danneggiamenti dei vari alberghi in cui alloggiavano.
Arrivati in Inghilterra, l’immagine dei Beastie Boys divenne ancora peggiore scontrandosi con la rigida morale inglese che li accusava di provocare volontariamente il pubblico presente ai loro concerti creando incidenti e problemi di ordine pubblico.
Dopo un anno sabbatico ed il ritorno negli Stati Uniti, il gruppo pubblico quello che da molti è considerato uno degli album hip hop più belli, Paul’s Boutique, che se inizialmente venne quasi non considerato dalla critica poi nel tempo fu decisamente riabilitato al successo.
Gli anni ’90 furono il periodo d’oro per i Beastie Boys in cui grazie ad Adam Yauch (buddista) il gruppo si avvicinò molto alla cultura ed alle sonorità orientali che diedero vita anche all’impegno sociale per il Tibet con un concerto nel 1995 a San Francisco, Tibetan Freedom Concert, i cui proventi furono destinati ad una fondazione orientale per la lotta a favore dei diritti civili nella regione dell’Himalaya oppressa dal governo cinese. Adam Yauch sposò anche una donna tibetana, Dechen Wangdu, e nel 1995 fondò la Milarepa Foundation con lo scopo di garantire il rispetto dei diritti umani nel Tibet.
Nel 1998 venne pubblicato l’album Hello Nasty che ebbe uno straordinario successo con più di tre milioni di copie vendute in tutto il mondo.
Dopo l’attentato alle Torri Gemelle nel 2001 il gruppo realizzo una serie di concerti in ricordo delle vittime ed in favore dei loro familiari e negli anni successivi a periodi di silenzio artistico si alternarono periodi di maggiore produzione musicale con riconoscimenti e premi.
Oggi lo storico gruppo piange non solo un componente ma anche il “regista” di molti dei successi di quello che è considerato ed è stato l’icona del “rap dei bianchi”.
VALENTINA COPPARONI