Ex Chiesa Sacramento, asta comunale deserta

NO A UN TENTATIVO BIS DI VENDITA, 400 FIRME

SIROLO (AN) – di Giampaolo Milzi – Per l’alienazione dell’ex Chiesa del Sacramento a Sirolo problema per ora risolto alla radice, l’asta del Comune è andata deserta. E poi pesano le 400 firme raccolte dal Pd della cittadina “Perla dell’Adriatico” e fatte protocollare il 23 maggio a Palazzo del Popolo. Una petizione indirizzata all’Amministrazione municipale retta dal sindaco Misiti per scongiurare la vendita e per un uso pubblico, socio-culturale dell’ex edificio di culto, di gran valore storico, che si affaccia in piazza Vittorio Veneto, che ospita da una quindicina d’anni il ristorante “La Taverna”. La presentazione delle domande per l’acquisizione da parte di privati dell’edificio è scaduta proprio mercoledì scorso, il giorno dopo l’apertura delle buste: nessuna manifestazione d’interesse per l’offerta, base d’asta 310.500 euro con diritto di prelazione dell’attuale conduttore. 

Siamo molto contenti quindi del risultato raggiunto e ringraziamo i cittadini che hanno sostenuto la petizione con convinzione, in maniera civica e trasversale, fuori da posizioni politiche o ideologiche. – si legge in una nota diramata dal Pd sirolese – Si è sostenuto il concetto che il patrimonio pubblico debba rimanere tale e non vada smantellato solo per fare cassa e senza chiarezza. I cittadini hanno espresso la palese volontà di tutelare la propria storia”. 

 

La bellissima facciata dell’ex Chiesetta del Sacramento, del XVI secolo, che ospita un ristorante, in piazza Vittorio Veneto a Sirolo
La bellissima facciata dell’ex Chiesetta del Sacramento, del XVI secolo, che ospita un ristorante, in piazza Vittorio Veneto a Sirolo

Ma cosa accadrà ora? Il Consiglio comunale ha approvato il piano delle alienazioni degli immobili (2018, 2019, 2020) di sua proprietà inserendo nel relativo elenco proprio la fu chiesetta – la cui superstite facciata è dotata di un meraviglioso portale composto da elementi di marmo probabilmente di origine romana, sovrastato da un bassorilievo in pietra che raffigura la Madonna col Bambino, prodotto da scultori marchigiani del 1600 -, che in teoria sarà destinata (vedi piano alienazioni) “alla residenza, alle attività produttive e terziarie”. E la Giunta Comunale potrebbe restare sulla sua linea per disfarsi del locale e rimetterlo all’asta con un ribasso del 10%. Il Pd: “Speriamo che ciò non avvenga, Questo vorrebbe dire svendere davvero ed insistere su un’operazione poco chiara negli obiettivi. La domanda che i cittadini si pongono è: che cosa ci vuole fare il Comune con quei soldi? Mah, non si sa, il sindaco tace. Ci auguriamo che l’Amministrazione si ravveda, anche in forza delle firme raccolte con la petizione e sospenda ogni tipo di procedura di alienazione di un bene di proprietà dei sirolesi. Una buona amministrazione concerta con i cittadini in maniera democratica scelte così importanti volte a privatizzare una parte significativa della loro storia. Le amministrazioni passano ma Sirolo e la sua storia resta e va tramandata intatta”.

Critiche e perplessità, da parte del Pd di Sirolo, anche sull’iter amministrativo della vendita“che pare volutamente accelerato senza aspettare che venga portato a termine un altro iter burocratico necessario prima di qualsiasi alienazione: su quell’immobile sussiste un vincolo, pertanto occorre comunque aspettare, prima di vendere, che pervenga l’autorizzazione da parte della Soprintendenza (che potrebbe anche esercitare un suo diritto di prelazione)”. Il Pd si riferisce ad un vincolo presumibilmente posto in qualità di bene immobile di interesse storico-architettonico. Il Comune di Sirolo ha effettivamente presentato una domanda alla Soprintendenza unica delle Marche per una sorta di parere-autorizzativo, domanda rigirata al suo organo superiore, il Segretariato regionale del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo per le Marche (Mibact)), sul tavolo della dott.ssa Sara Trotta. La quale sta esaminando la pratica, poi dovrà inviarla di nuovo alla Soprintendenza per l’esito finale. 

 

 Il bassorilievo in pietra, sopra il portale, che raffigura la Madonna col Bambino, prodotto da scultori marchigiani del 1600
Il bassorilievo in pietra, sopra il portale, che raffigura la Madonna col Bambino, prodotto da scultori marchigiani del 1600

Ma, se l’ipotesi della vendita a privati dell’ex Chiesa del Sacramento dovesse tramontare definitivamente, quali sono le destinazioni pubbliche alternative auspicate dal Pd sirolese? “Al posto di un uso commerciale, tanto per fare due esempi, questa ex chiesetta ancora bellissima potrebbe ospitare un ufficio info-turistico più efficiente, dato che quello presente nella stessa piazza è sacrificato in spazi molto angusti. Oppure potrebbe essere concesso in affitto a più associazioni, qui a Sirolo ce ne sono tante che non trovano una sede”, risponde Fabia Buglioni, iscritta al Pd locale, prima firmataria della petizione, e molto nota in quanto ex vicepresidente dell’Ente Parco del Conero.

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