Entra in vigore la ‘carta di identità degli impianti termici’

DOPO DIECI ANNI DI PROROGHE TUTTI GLI IMPIANTI DOVRANNO AVERE TRACCIATA LA PROPRIA STORIA

del Dr. Stefano Sabatini (Notaio in Ancona)

UnknownE’ finalmente entrato in vigore il DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 16 aprile 2013, n. 74 (Regolamento recante definizione dei criteri generali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la preparazione dell’acqua calda per usi igienici sanitari, a norma dell’articolo 4, comma 1, lettere a) e c), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192. (13G00114) (GU Serie Generale n.149 del 27-6-2013) la cui entrata in vigore era prevista per il 12/07/2013 e poi prorogata. Tutti gli impianti, di riscaldamento, di raffreddamento, di climatizzazione in genere, compresi i solari, a seguito del Decreto del 10 febbraio 2014, dallo scorso 15 ottobre 2014 devono essere muniti della “carta d’identità” che riporti le caratteristiche dell’impianto, le verifiche effettuate, gli interventi eseguiti, ecc.

Non è molto chiaro come si debba procedere, non tanto per gli impianti nuovi, quanto per gli impianti vecchi e temiamo seriamente che la norma in questione faccia la fine della moltitudine di norme emanate in materia di attestazione di prestazione energetica e rispettate solo in sede di locazione e vendita dell’immobile.

La prima stranezza che balza agli occhi è che responsabile della compilazione del libretto è il cittadino, cioè il proprietario o l’affittuario (salvo che l’impianto non sia condominale, nel qual caso provvederà l’Amministratore) che deve provvedere alla regolarizzazione in occasione della prima verifica: soccorre in aiuto il sito Comitato Termotecnico Italiano dal quale si può scaricare il relativo modello. Ma quale competenza ha il cittadino? Dovrà quindi affidarsi ad un tecnico, ma resta comunque a suo carico l’onere del controllo. E ripeto : con quale competenza?

Questo nuovo modello dovrebbe quindi sostituire tutti i precedenti libretti che, tuttavia, si consiglia di non distruggere, se non altro per rendere evidente la storia dell’impianto.

Indubbiamente è una norma che rende ancora più stringenti i controlli degli impianti, volta quindi ad evitare le tante disgrazie che si succedono troppo spesso e si aggiunge alla normativa sui controlli di efficienza obbligatori anche ai fini della validità dell’attestato di prestazione energetica che viene meno se detti controlli non si eseguono puntualmente.  E’ anche previsto il controllo degli enti preposti che non avverrà più a campione, ma avrà un programma sistematico che vedrà come primi controllati coloro che non hanno svolto gli interventi e del cui impianto non è arrivata alcuna notifica al catasto.

Al contrario di quanto previsto per l’attestato di prestazione energetico la mancanza del quale non è sanzionata se non in occasione di locazione e vendita, la mancata predisposizione della carta di identità comporta una sanzione da Euro 500,00 ad Euro 3.000,00, mentre per eventuali errori da parte dell’installatore la sanzione da va da Euro 1.000,00 ad Euro 6.000,00.

Nulla dice il legislatore sulla comunicazione che il proprietario deve all’acquirente in caso di vendita di un immobile, ma proprio in analogia a quanto previsto in materia di attestato di prestazione energetica, si deve presumere vada allegata ai documenti da consegnare, illustrandone il contenuto. L’acquirente quindi darà atto di aver ricevuto le informazioni e la documentazione, in ordine all’attestazione della prestazione energetica e alla certificazione energetica aggiornato rispetto all’attuale situazione energetica effettiva dell’unità immobiliare e in regola con le prescrizioni per le operazioni di controllo di efficienza energetica degli impianti termici installati.

Speriamo che gli italiani responsabilmente recepiscano la normativa che ci occupa, al fine di migliorare le condizioni di abitazione nelle singole abitazioni evitando danni alle stesse ed alle proprietà limitrofe, come troppo spesso accade: basta poco infatti per vivere più tranquilli così com purtroppo basta poco per causare tragedie.

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